Il
piccolo rilievo che domina ad ovest Poggio a Caiano,
Bonistallo (97 metri), fu probabilmente abitato fin
dal periodo longobardo. Qui fu creato nel XVI secolo
il Barchetto, o Barco Reale, bandita di caccia nata
per volontà della famiglia de' Medici, recingendo il
poggetto con un muro provvisto di tre porte.
Alla sommità del colle, che domina la piana pratese
e consente un'interessante veduta della villa
medicea, la chiesa di San Francesco sorge su un
ampio terrazzamento ed è ulteriormente rialzata da
un terrapieno.
Un portico su tre lati (rifatto nel 1793), ad archi
ellittici sorretti da pilastri, la avvicina
nell'aspetto ai santuari suburbani; alla parte
posteriore dell'edificio si addossano la sacrestia e
i locali dell'ex compagnia. La chiesa sorse infatti
come oratorio delle Stimmate di San Francesco alla
fine del XVI secolo, e fu completamente
ristrutturata nelle
attuali forme nel 1760-80. Nel
1922 divenne sede della ricostruita parrocchia di Bonistallo (che era stata spostata a Poggio a Caiano
nel 1903).
L'interno, a croce latina, conserva un'unitaria e
luminosa veste barocchetta. La navata è coperta da
volte a botte ellittica, con unghiature per i
finestroni mistilineri (due sono dipinti) e fasce in
corrispondenza delle lesene che ritmano le pareti in
spazi alternati di diversa misura.
Tra i numerosi dipinti si segnalano la "Madonna del
Rosario coi Santi Domenico e Caterina", notevole
dipinto di Matteo Rosselli (1623), proveniente dalla
chiesa di Tavola e, presso il transetto una tela
raffigurante "Cristo e San Lorenzo che appaiono a
San Francesco", dipinta nel 1777-78 dall'agrigentino
Fra Felice da Sambuca (1734-1805) nella quale
risalta una notevole natura morta con pani e vino. |