La
Pieve di San Michele e San Francesco si trova in via
Roma.
Secondo la tradizione, il Comune di Carmignano donò
a Francesco d'Assisi, venuto a predicare nel 1211,
un appezzamento di terra sul quale Bernardo da
Quintavalle fece poi costruire un piccolo convento.
Comunque sia, la chiesa fu eretta nel 1330,
riprendendo la tipologia francescana della navata
unica con cappelle absidali. Cambiamenti furono
apportati al presbiterio nel Cinquecento, mentre nei
due secoli furono aggiunti altri elementi
architettonici e ancora altari, arredi e decorazioni
pittoriche. Nell'interno, nel primo altare destro,
dei Panfi (1633, adesso in restauro) è una tela con
la Madonna del Carmine e Santi attribuibile a Giovan
Pietro Naldini.
Il secondo altare destro, rifatto nel 1740 imitando
la forma degli altri, incornicia la celebre,
bellissima Visitazione di Iacopo Carucci, detto il
Pontormo (1494-1556), fatta dipingere dai Pinadori
per un altare della chiesa conventuale. E' una delle
testimonianze più ammirevoli del primo manierismo
fiorentino. L'opera fu dipinta nel 1528-30 e
sistemata nell'attuale posizione nel 1740. Nella
Visitazione, dipinta a olio, il Pontormo raffigura
un tema tipico della iconografia cristiana: la
visita di Maria , in attesa di Gesù, alla cugina
Elisabetta, in cinta di Giovanni Battista. La
composizione è straordinariamente ben equilibrata,
l'intenso dialogo di sguardi tra Maria e Elisabetta
lascia trasparire la consapevolezza del loro ruolo,
mentre le due ancelle fissano l'osservatore fuori
campo, del quale attirano l'attenzione. Il Pontormo,
discostandosi dalla tradizione che tendeva ad
accentuare gli aspetti intimi e affettuosi
dell'incontro di Maria ed Elisabetta, sembra
cogliere soprattutto il senso di mistero che
circonda queste due maternità eccezionali e insieme
la consapevolezza delle donne nell'accoglimento di
una volontà superiore.
Il successivo altare ospita San Francesco riceve le
stimmate, tela seicentesca ispirata all'Empoli.
Nella cappella absidale di destra sono collocati
l'affresco raffiguranti San Cristoforo e la relativa
sinopia (disegno preparatorio), di Andrea di Giusto
(1435 ca.), mentre nella cappella centrale si trova
l'altare maggiore di forme barocche, sormontato da
un Crocifisso ligneo del XVIII secolo. Nel terzo
altare di sinistra è la pala della Madonna del
Rosario, opera di Cosimo Lotti, eseguita nel 1601
per i Pinadori. |