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Il biscottificio Antonio Mattei (Mattonella) |
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"Sapete
come sono famosi i biscotti di Prato!"
L'entusiastica citazione si deve allo
scrittore tedesco Herman Hesse, che visitò la città
nel 1901. Ad Antonio Mattei va attribuito il merito
di aver fondato nel 1858 in via dell'Appianato,
attuale via Ricasoli, a pochi passi da piazza del
Comune, il più noto biscottificio pratese, oggi
apprezzato in tutto il mondo, continuando a
perfezionare una tradizione che aveva in città
origini antiche. Non solo poeti, pittori e
drammaturghi (Curzio Malaparte, Ardengo Soffici, Sem
Benelli) si profusero in lodi per i biscotti di
Mattei, ma anche l'illustre gastronomo Pellegrino
Artusi nell'Arte di mangiar bene inserì tra
le ricette quella della mantovana, che la tradizione
vuole sia stata tramandata a Mattei da due suore di
Mantova ospitate cortesemente dal pasticcere nella
sua casa. Oltre alla mantovana, semplice dolce a
base di farina, uova, zucchero e mandorle
minuziosamente tritate, le specialità del
Biscottificio Mattei spaziano dai brutti buoni,
dall'aspetto poco accattivante ma dal sapore
finissimo, preparati con mandorle, zucchero, albumi
d'uovo e farina, al filone candito, composto da una
pasta brioche farcita con canditi. Ma è il fragrante
biscotto con le mandorle, ideale se inzuppato nel
vinsanto, confezionato in un inconfondibile
sacchetto blu, il prodotto più celebre di Mattei.
Oltre che come biscotto di Prato, è conosciuto anche
con il nome improprio di cantuccio o cantuccino. I
circa centocinquant'anni di attività del
biscottificio, dal 1904 rilevato dalla famiglia
Pandolfini, sono stati scanditi da una serie di
prestigiosi preme, tra cui ricordiamo quelli
ottenuti all'Esposizione italiana di Firenze nel
1861, all'Esposizione universale di Parigi nel 1867
e, in tempi a noi più vicini, il massimo
riconoscimento assegnato da Arcigola Slow Food a un
prodotto tipico regionale. Il negozio di via
Ricasoli ancora oggi è chiamato Mattonella per via
dell'originale copertura a mattonelle variopinte che
lo decorava negli anni '20 del Novecento.
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