Artimino
(m 260) è la
località, oggi
nel comune di
Carmignano in
cui il granduca
Ferdinando I de'
Medici
(1549-1609),
grande amante
dell'arte
venatoria, volle
costruire la
bellissima villa
La
Ferdinanda (o
dei cento
camini), sul
colle che guarda
verso la valle
dell'Arno, al
centro della
tenuta del Barco
reale.
La villa fu
progettata
dall'architetto
Bernardo
Buontalenti
(1531-1608); la
villa fu
ultimata in soli
quattro anni,
tra il 1596 e il
1600. L'edificio
presenta
un'ampia
facciata tesa
tra due torri
angolari a
scarpata, ha una
pianta
rettangolare con
risalti ai
quattro angoli.
Sulla facciata
principale la
mole dei
bastioni
angolari vuole
suggerire
l'immagine di
una fortezza.
I sotterranei
dal 1983
ospitano il
Museo
archeologico
comunale di
Artimino che
conserva reperti
provenienti
dalle tombe
etrusche di
Comeana e di
Poggio alla
Malva.
Proprio davanti
alla villa, sul
colle vicino,
una porta
turrita in
pietra arenaria
dà accesso al
castello di
Artimino, ovvero
al centro antico
del borgo
medievale.
Poco
più in basso si
trova la pieve
romanica di San
Leonardo,
fondata, secondo
la tradizione,
dalla contessa
Matilde (1107).
La facciata reca
un imponente
arco cieco con
bifora che
corrisponde alla
navata centrale.
Posteriormente
c'è il
campanile, quasi
accanto alle tre
elegantissime
absidi.. Sul
lato opposto si
dispone la
canonica. |